1. Ha usato più di 50 pseudonimi, alcuni dei quali parecchio strani, ad esempio, Dado N.9, Uomo senza milza e Ortica.
2. Adorava gli animali e amava particolarmente il bassotto tedesco, cane che egli stesso definiva “un misto tra un cane bastardo e un coccodrillo”. A casa ne aveva due.
3. All’inizio della sua carriera letteraria, per campare, per 5 anni ha scritto libri per altri autori.
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4. È tra i tre autori più amati dai cineasti. In una speciale classifica del 2010, il numero di adattamenti cinematografici delle sue opere letterarie risultava di 287. Prima di lui solo William Shakespeare (768) e Stephen King (320).
5. Ha inventato una regola che ancora oggi è un punto di riferimento per gli sceneggiatori e i drammaturghi. In breve può essere sintetizzata come segue: “Se all’inizio di una pièce c’è un fucile appeso al muro,
alla fine sparerà sicuramente”.
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